La spesa online. Una nuova abitudine degli italiani?

La spesa online. Una nuova abitudine degli italiani?

Federico Gualano - 30 ottobre 2024

Negli ultimi anni, la spesa online ha rivoluzionato il modo in cui gli italiani fanno acquisti, offrendo comodità e varietà senza precedenti. Questa tendenza è stata accelerata dalla pandemia, tanto che diversi supermercati e app si sono oggi adattati per sviluppare i propri servizi online e, in molti casi, sostituire la tradizionale maniera di fare la spesa recandosi fisicamente al supermercato.

Ma quanti sono gli italiani che fanno la spesa online? E quali pensano siano i vantaggi e gli svantaggi, secondo loro, di questa modalità innovativa di fare la spesa? YouGov si è interrogata su queste tematiche, indagando i loro comportamenti, abitudini, gusti e preferenze.

Quali sono le modalità di spesa disponibili in Italia?

Può essere rilevante, innanzitutto, considerare quali tra le moderne metodologie di fare la spesa sono disponibili in Italia.

La spesa online, ad esempio, è disponibile per circa sei italiani su dieci. La spesa fisica con consegna a casa per quasi la metà degli italiani. E circa per quattro su dieci il servizio “Click & Collect”, vale a dire l’acquistare articoli online e ritirarli personalmente presso il supermercato. Un dato da sottolineare da questa prima analisi è che per il 14% degli italiani nessuna delle precedenti modalità di spesa alternative è disponibile nella propria zona di residenza. Questa è una condizione particolarmente presente al Sud, dove circa 2 persone su 10 non hanno accesso alle menzionate modalità di spesa.

Inoltre, è interessante notare che è soprattutto nel Nord Ovest dell’Italia che è possibile fare la spesa senza doversi recare personalmente al supermercato. In questa macro-area, infatti, i servizi di spesa online (76%) e Click & Collect (58%) sono significativamente più alti che nel resto del paese.
Il servizio spesa fisica con consegna a casa vede invece una distribuzione omogenea in tutta l’Italia, senza zone maggiormente servite rispetto ad altre.

La spesa online

Concentriamoci sulla spesa online, cioè quando sia l’acquisto che la consegna degli articoli viene effettuata da remoto. Abbiamo visto che essa è disponibile soprattutto nel Nord Ovest del paese, e in misura minore nel Sud. Ma gli italiani la utilizzano?

Ebbene, nelle zone in cui essa è disponibile, più di un quarto degli italiani (27%) afferma di averla utilizzata negli ultimi 3 mesi, senza particolari differenze di utilizzo tra uomini e donne o tra diverse fasce di età. Non sorprende che sia ancora il Nord Ovest la zona in cui essa è maggiormente popolare (32% di utilizzo negli ultimi 3 mesi). Ma è nel Nord Est che i dati sottolineano una differenza interessante: per quanto sia più disponibile in questa zona che nel Sud e nelle Isole, soltanto il 21% dei rispondenti afferma di averla utilizzata negli ultimi 3 mesi, una quantità significativamente più bassa della media nazionale.

Per quanto riguarda l’ammontare della spesa, la maggior parte dei clienti “online” (33%) non supera i 100€ mensilmente, ed in totale quasi 6 italiani su 10 non superano i 200€. Vi è però anche chi spende più di questa cifra, quasi il 20% di loro spende dai 201 ai 300€, e l’8% dai 301 ai 400€. Oltre questa cifra, la percentuale dei clienti diminuisce ulteriormente.

Quali sono i supermercati più considerati per la spesa online?

In Italia sono diversi i supermercati che offrono il servizio di spesa online. Da quelli più presenti a livello nazionale a quelli più regionali, i clienti hanno diversi supermercati che possono considerare per effettuare questa tipologia di spesa. Tuttavia, i dati della ricerca ci indicano una netta preferenza tra i clienti che hanno effettuato una spesa online negli ultimi 3 mesi per Esselunga (52%). Seguono Conad (44%), Lidl (33%) e Carrefour (31%).

...e le app?

I supermercati non sono gli unici che offrono un servizio di spesa online. Oggi anche alcune app propongono lo stesso servizio di acquisto online e spesa a casa, sia consegnando i prodotti dei supermercati, che quelli di altri produttori.

Quali sono quelle che prenderebbe in considerazione chi solitamente effettua la spesa online?

Saldamente al primo posto tra le app per la spesa online più considerata si trova Amazon (72%), seguita da Just Eat (43%), Glovo (41%) e Deliveroo (41%), molto vicine tra loro.

Questa classifica cambia leggermente quando è la popolazione totale a rispondere, e non soltanto chi ha effettuato la spesa online negli ultimi 3 mesi: Amazon si trova ancora in testa con 54%, Glovo al secondo con 37%, Deliveroo con 33% e Just Eat con 32%.

Può essere interessante notare che solo il 14% della popolazione non prenderebbe in considerazione alcuna app per la spesa online, nonostante più della metà del paese non abbia effettuato negli ultimi 3 mesi una spesa online, Click & Collect o di persona con consegna a casa. Significa che la maggior parte di essi è comunque interessata a provare un metodo di spesa innovativo, o comunque non lo rifiuterebbe a prescindere.

Un ulteriore spunto da sottolineare è che le app si mostrano particolarmente considerate tra i giovani (Glovo: 54% nella fascia d’età 18-34 anni; Deliveroo: 47% tra i 18-34 anni, 46% tra i 35 e 44 anni; Just Eat 44% tra i 18-34 anni). Questo può essere spiegato dal maggiore utilizzo dei giovani di app rispetto alle altre fasce di età.

Vantaggi e svantaggi dell’innovazione

Per gli italiani, la comodità e il risparmio di tempo sono in assoluto i vantaggi principali della spesa online (selezionati rispettivamente il 60% e il 51% delle volte). È soprattutto la fascia d’età 45-54 anni che valuta il risparmio di tempo (59%), presumibilmente indicazione di una vita particolarmente impegnata tra il lavoro e la famiglia. Così come, possibilmente per lo stesso motivo, i giovani dai 25 ai 34 anni ne apprezzano particolarmente la flessibilità d’orario (42% vs 32% del totale popolazione).

Al contrario, i maggiori svantaggi di questa tipologia di spesa secondo gli italiani sono l’impossibilità di vedere gli articoli di persona prima di comprarli e il costo della spedizione (57%, 46%), seguiti dalla possibilità di errori durante quest’ultima (33%). In questo caso, la fascia d’età più alta della popolazione, oltre i 55 anni, sembra meno preoccupata dei tempi di spedizione (17% vs 21% del tot popolazione), al contrario dei giovani (18-34 anni, 30%) forse maggiormente abituati ad un ritmo di vita frenetico o semplicemente più impazienti.

I dati raccolti da questa ricerca ci confermano che la spesa online si è diffusa negli ultimi anni in Italia, fino a diventare disponibile in quasi due terzi del paese. Molti italiani hanno abbracciato questa innovazione, riconoscendone gli svantaggi e i vantaggi.

Nota metodologica: rilevazioni effettuate tra il 17 e il 18 ottobre 2024 con un questionario ad-hoc su panel proprietario di YouGov, tramite metodo CAWI, su un campione di 1.051 individui in Italia, rappresentativo della popolazione nazionale maggiorenne per fasce d’età, genere e area geografica.