Giornata Mondiale dell’Olivo: come quest’albero entra nella vita degli italiani
Il 26 Novembre ricorre la Giornata Mondiale dell’Olivo. Quest’albero tipico del bacino mediterraneo è un pilastro dell’alimentazione italiana, sia attraverso le sue olive che attraverso l’olio che ne deriva.
L’olio d’oliva è infatti usato regolarmente in cucina dal 92% degli italiani, seguito dal burro vaccino (59%) e dall’olio di girasole 43%. Non solo: ben l’83% dice che l’olio d’oliva è, fra tutti i grassi, il più usato nella propria cucina, con un predominio schiacciante sia sull’olio di girasole (5%) che sul burro (4%).
Le ragioni addotte per la preferenza dell’olio d’oliva sono molteplici: per il 58% l’olio d’oliva è più sano rispetto alle alternative, per il 47% è più buono, per il 20% è ricco di vitamine, mentre il 21% ci è semplicemente abituato; alcuni lo preferiscono anche perché è vegetale (13%) e perché ne basta meno (6%).
Tra i nove italiani su dieci che usano l’olio d’oliva regolarmente in cucina, il più utilizzato è l’olio extravergine (91%), seguito dall’olio d’oliva puro (11%) e raffinato (8%).
I marchi d’olio d’oliva più noti sono Carapelli, Monini, Bertolli, Dante e Farchioni, mentre quelli che godono dell’impressione più positiva sono Monini (37% di impressione positiva), Carapelli (31%), Bertolli (27%), Farchioni (26%) e De Cecco (21%).
Ma l’olio non è certo l’unico modo in cui l’olivo raggiunge le nostre tavole. Anche il semplice frutto, l’oliva, è diffusissimo: il 61% degli italiani mangia le olive come aperitivo, il 59% le utilizza nei sughi, più della metà nell’insalata (55%), e il 40% come condimento per i secondi. Solo il 6% degli italiani dichiara di non mangiare le olive. Secondo gli italiani, l’oliva perfetta è verde (60% vs 27% nera), vuota (65% vs 25% ripiena), intera (83% vs 11% sminuzzata) e denocciolata (64% vs 28% con nocciolo).
Infine, all’olivo è associato anche un importante simbolismo, specialmente nella cultura mediterranea e nelle religioni monoteiste qui originatesi. Abbiamo infatti chiesto agli italiani di scrivere quale fosse la prima cosa che veniva loro in mente pensando all’olivo: al primo posto troviamo la pace, indicata spontaneamente come primo pensiero associato all’olivo da ben il 12% dei rispondenti; a completare il podio ci sono l’olio e la longevità nelle sue varie accezioni (dalla menzione degli alberi secolari alla lunga vita), entrambi al 7%; una nota speciale per la regione italiana più associata a questa pianta, ovvero la Puglia, citata spontaneamente dal 4%.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1008 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov tra il 9 e il 10 Novembre 2023.